Prendete uno
stuntman, aggiungete a ciò un regista che nel 2013 faceva parte del writing
team del videogame “Payday 2”, un
pizzico di GoPro, e avrete un film
che sarà intrattenimento action allo stato puro... ed in prima persona.
Ladies and
Gentlemen, per la regia di Ilya
Naishuller, “Hardcore!”.
Risorto senza alcun ricordo del suo
passato, nell'arco di una giornata, un cyborg di nome Henry con l'alleato Jimmy
deve combattere per le strade di Mosca alla ricerca della moglie rapita, finita
nelle mani del tiranno psicopatico Akan.
Ok, sì, il
film in soggettiva non è una cosa originale, ma un film così pieno d’azione
tutto, e ripeto, tutto integralmente in soggettiva non si era mai visto.
Pronti,
partenza e… il film inizia con gli Stranglers
con la loro “Let me down easy”che
accompagna questi titoli di testa spettacolari: un tourbillon di corpi che in
super slow-motion vengono penetrati da questi coltelli, vengono
trafitti da questi bullets, questi
proiettili, vengono devastati da questi blocchetti di cemento, il tutto con un
filtro fotografico meravigliosamente rosso sangue.
E saranno
gli unici momenti di apparente rilassatezza, di apparente calma che quasi ricordano l'eleganza dei noir.
Henry, il
protagonista, la nostra soggettiva, si risveglia dal coma e dopo pochi minuti
la distruzione prenderà il sopravvento come non mai, un continuum temporale
incredibile di azione allo stato puro, esplosioni, accoltellate, proiettili che
volano di qua e di la in una danza di puro sadismo europeo. Sì, perché si sente
nell’aria che non è la classica americanata alla Michael Bay, si sente che c’è odore di Europa, odore di Russia più
precisamente e non solo perchè è ambientato a Mosca.
E poi c’è
Akan, il villain, che è qualcosa di meraviglioso. La più grande trasposizione
cinematografica di un boss di fine videogame, con questi poteri telecinetici
che rimandano alla mente i boss alla Metal
Gear Solid.
Il Mixinig
audio è incredibile con i già citati Stranglers, passando per i Temptations con “My Girl”, attraversando corridoi con dei bei drop stile dubstep, fino
ad arrivare negli ultimi 15 minuti finali con una sequenza action e parkour di
livello estremo accompagnati dalla mitica “Don’t
stop me now” dei Queen. Pazzesco.
Non è
sicuramente un film esente da errori. La caratterizzazione dei personaggi, per
esempio, non esiste praticamente, ma io dico chissenefrega! Il film non si
prende sul serio, è pieno zeppo di autoironia, e il suo unico intento è di
divertire ed intrattenere dall’inizio alla fine lo spettatore, riuscendoci alla
grande.
Sono andato
al cinema aspettandomi un semplice film d’azione e mi sono ritrovato un film
d’azione all’ennesima potenza. Una sequenza dietro l’altra di pura azione senza
alcun minuto di tregua. Un film che, proababilmente, gli amanti degli FPS (First
Person Shooter) ameranno alla follia.
“Hardcore!”
è una bomba a tutti gli effetti, pieno di sangue, pieno di violenza (a volte
gratuita) e pieno di erotismo perché si sa, il POV deve esserlo.
Ilya Naishuller ha vinto la sua scommessa, il cinema
action ha guadagnato una piccola perla, le GoPro Hero 3 funzionano alla grande, il divertimento è
assicurato.
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